La San Pablo della Regia Marina
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Adalberto Mariano, Alberto Da Zara, Angelo Iachino, ariete torpediniere Calabria, Bartolomeo Colleoni, Battaglione San Marco di Tientsin, Caboto, cacciatorpediniere Espero, cacciatorpediniere Muggia, cannoniera Aphis, cannoniera Atami, cannoniera Kotoga, cannoniera Palos, cannoniera Sebastiano Caboto, cannoniera Suma, cannoniera Teal, Carlotto, Changsha, Chiang Kai-shek, Cina, Colleoni, comandante De Leonardis, Comando Navale Estremo Oriente, comunisti, Concessione francese di Shanghai, dirigibile Italia, Distretto Navale di Sasebo, Divisione Navale dell'Estremo Oriente, Dode Engineering, Domenico Cavagnari, esploratore Libia, esploratore Quarto, Estremo Oriente, Fiume Azzurro, Fiume Han, Fiume Min, Flotta del Settore della Cina, Francia, Giappone, Giorgio Galletti, Hankow, incidente del ponte di Marco Polo, incrociatore corazzato San Giorgio, incrociatore leggero Raimondo Montecuccoli, incrociatore pesante Trento, Italia, Kiang Kun, Kiukiang, Manciuria, Mao Tse-tung, Marina cinese, Marina imperiale giapponese, marina italiana, Maruko Maru, Massaua, Medaglia d'Oro al Valor Militare, Ministro della Marina, Nanchino, Narumi, nave coloniale Eritrea, nave officina Hayase, Pai-ho, Paolo Thaon di Revel, Pechino, piroscafo Alexandra, piroscafo Macquaire, posamine Lepanto, Raffaele de Courten, Rasan Maru, Regia marina, Regno Unito, Ribellione dei Boxer, San Pablo, Seconda Guerra Mondiale, seconda guerra sino-giapponese, Shanghai, Shanghai Docks and Engineering Company, Stati Uniti, tatara, Tientsin, transatlantico Conte Biancamano, transatlantico Conte Verde, trasporto Volta, Wladimiro Arlotta, Wusung, Yen Ning, Yoshida Komao
La Carlotto è come la San Pablo del celebre film, l’unica nave da guerra italiana che non vide mai l’Italia
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