Il sacco di Gaeta del 1495

Estratto dall’opera “Cenni storici dell’antica città di Gaeta”, questo passo ricostruise le triste vicende del saccheggio cui Gaeta fu sottoposta dalle truppe francesi nel 1495.

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La strana e subitanea risoluzione presa da’ Gaetani, non potendo più sopportare le imposte oltremodo gravi; fu la cagione della loro estrema ruina. Essendosi impossessato Carlo VIII del regno, fece dare il sacco a Gaeta , come vien rapportato dall’ anonimo Cassinese: “Anno 1495 Carolus Vili cum 80 millibus armati, capta vi Cajeia, eaque devastata, et data in sanguinem militibus, Regnum obtinuit”. Grande fu in questa occasione la carneficina fatta dai Francesi de’ Gaetani, su de’quali eglino sfogarono tutto il loro furore; edabbenchè il Cardinale Colonna percorrendo le strade di Gaeta avesse salvati moltissimi di ambo i sessi, pur nonostante chiunque si presentò alla rabbia de Soldati rimase miseramente ucciso. Questa gente feroce non perdonò ad alcun ordine di persone, di età, di sesso, e coloro che si rifuggiarono nelle Chiese e presso gli altari, rimasero ancora ivi estinti. Le persone oneste e le zitelle furono anche oggetto della loro rabbia, e del loro brutale furore. Finalmente tutte le ragazze oneste e pudiche che si oppossero ai pravi desideri, vennero tagliate a pezzi. Fu quella una giornata che rimarrà di eterna memoria , poichè altro non si videro che esempi di barbarie, di crudeltà, di avarizia e di lussuria. Perirono in quella giornata 400 persone. Tutte le case furono scassinate , e tutte le Chiese vennero spogliate di tutti i ricchi arredi sacri, dei doni, dei voti, e di lutti gli argenti ed oro, che in esse si trovavano. Le ricchezze estorte da questo sacco furono tali e tante da sorpassare quelle della stessa Città di Napoli, per la ragione che molti secoli avanti non essendo stato fatto ancora il Molo in Napoli, tanto per la comodità come per li sicurezza del porto di Gaeta, tutti i naviganti quivi esercitavano il loro continuo commercio, ove essi depositavano i loro più preziosi averi. Due giorni dopo vennero da Francia navi per portar via tutte le ricchezze accumulate dal bottino fatto in Gaeta, lasciandovi appena le cassette di legname colle reliquie de’Santi. Una di queste navi carica di spoglie de’Gaetani arrivata a monte Circolo s’infranse negli scogli, e tutto ciò che aveva di piezioso rimase sulla riva, che servi per arricchire quel popolo L’ oro e gli argenti, che furono portali in Fiancia servirono per farsene tazze e nappi. Quei Gaetani poi che si unirono coi soldati, e profittarono del bottino, come ci rapporta l’istoria Gaetana, morirono in una estrema miseria. Questa fu la disgraziata fine del sacco dato dai Francesi a Gaeta.

 

 

 

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