La battaglia di Serravalle

I fatti di Cerisole generarono grande entusiasmo nei fuoriusciti italiani guidati dal fiorentino Pietro Strozzi e da Giovan Francesco Orsini, conte di Pitigliano, che tornarono in patria per dar manforte ai piani francesi e mutare gli equilibri politici in Italia. Così nacque la battaglia di Serravalle.

Quando l’esercito francese invase il Piemonte nel 1544 al comando di Francesco di Borbone, conte d’Enghien, il suo primo scopo fu impadronirsi di Carignano, importante snodo per Milano. Fu respinto e stabilì il blocco della piazza, contando di prenderla per fame. I soccorsi di Alfonso d’Avalosmarchese del Vasto, passati alla sinistra del Po, si fermarono a Cerisole. Si disposero in linea, con al centro i picchieri e la cavalleria alle ali, mentre alle spalle c’erano gli archibugieri e l’artiglieria. L’esercito francese si dispose in un ordine analogo. A Cerisole ebbero la meglio.

Il marchese del Vasto vide tutto andare per il verso sbagliato a Cerisole. La cavalleria spagnola, sulla destra, riuscì a sopraffare la sinistra nemica e ad impadronirsi di dodici pezzi d’artiglieria, ma nella sua irruenta avanzata lasciò senza appoggio il centro e la sinistra, che persero terreno davanti ai francesi. I successivi movimenti della cavalleria spagnola generarono disordine. Fu avviata la ritirata, ma l’Enghien, al contrattacco, s’abbatté sui nemici. Circa dodicimila furono i caduti, Alfonso d’Avalos, ferito alla coscia, l’artiglieria andò persa.

Incoraggiati dal trionfo che avevano ottenuto i francesi, circa diecimila fuoriusciti italiani si radunarono a Mirandola, sotto la guida di Pietro Strozzi e Giovan Francesco Orsini. I fatti di  Cerisole, fecero loro sperare in un capovolgimento degli equilibri politici nella Penisola e puntarono ad unirsi ai loro ranghi per fornire supporto militare all’impresa.

Il marchese del Vasto ne venne a conoscenza e cercò di sfidarli prima che potessero incontrare l’esercito francese. Incaricò il principe di Salerno, Ferrante Sanseverino, di fiondarsi su di loro a capo di settemila fanti e ottocento cavalieri.

Lo scontro avvenne nei pressi di Serravalle, sulle rive del Po, a circa trentotto chilometri da Genova.

Dopo un primo momento in cui la sorte sembrava arridere agli esuli italiani, con la fanteria del principe di Salerno in gravi difficoltà, le cose mutarono. I filofrancesi avevano conquistato terreno e sei bandiere, ma la cavalleria imperiale, supportata da mille archibugieri, non tardò a riguadagnare una netta superiorità, finendo per domare completamente il nemico. Pochi trovarono scampo, piccole bande di fuggiaschi tornarono a varcare il confine. Perirono più di quattromila uomini, cinquemila furono i prigionieri finiti nelle mani del Sanseverino, anche Pietro Strozzi era tra loro. Di fatti questa battaglia ridiede il totale controllo del Ducato di Milano agli spagnoli.

 

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

01Bibliografia: A. Scotto, Serravalle, 4 giugno 1544

historiaregni

Historia Regni è un portale telematico dedicato alla storia, anzitutto quella italiana. Nasce su iniziativa di Angelo D’Ambra, è senza scopo di lucro e si avvale di collaborazioni gratuite. Le foto presenti sono state, in parte, prese da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo al nostro indirizzo email info@historiaregni.it e si provvederà alla rimozione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *