Castel del Monte
Imponente edificio dalla geometria perfetta, Castel del Monte è il più famoso castello voluto da Federico II.
Il celeberrimo castello svevo si erge su una delle più alte colline della Murgia nordoccidentale, poco distante da Andria. L’architettura del castello nasce da un modulo geometrico talmente calcolato da far riflettere sull’influenza degli studi matematici arabi in tutta l’Italia meridionale. Oltre che in sezione aurea, anche in relazione alle ombre determinate dal Sole al suo ingresso nei vari segni zodiacali, rivelando che il castello è, al di là dei valori artistici, se non un unicum, certamente la summa degli studi astronomici.
Il perimetro esterno, le torri angolari, il cortile, è ottagonale, mentre, per conseguenza, quella delle sale interne, su entrambi i piani, è trapezoidale. L’edificio è possente, essenziale, se ne percepisce l’aspetto volumetrico da qualsiasi punto d’osservazione. La forza delle sue strutture murarie è appena ingentilita dal bel portale di breccia rossa, sormontato da un timpano con cornici dentellate, fortemente chiaroscurato, e affiancato da pareste scanalate secondo la tradizione romana tardo-imperiale. Anche le finestre, monofore, bifore o trifore, dall’aspetto gotico abbelliscono la struttura. Gli ambienti sono coperti da volte a crociera poggianti su colonne. Attraverso scale a chiocciola, si accede al piano superiore che riproduce gli stessi schemi di quello inferiore.
L’edificio possedeva tutte le comodità che lo rendevano idoneo ad essere luogo di residenza imperiale. Molte sale erano riscaldate da grandi camini, ed esisteva, fra l’altro, un sistema di raccolta delle acque piovane, convogliate in una cisterna del cortile o inviate nei gabinetti che erano collocati in tre torri, su ognuno dei due piani.
Durante la sua storia, fu, perlopiù, adibito a carcere; nel 1495 vi soggiornò il re Ferdinando d’Aragona prima d’essere incoronato re a Barletta. In realtà pochi sono i documenti che ne testimoniano la costruzione. Una interessante lettera dell’imperatore, datata 28 gennaio 1240 ed indirizzata a Riccardo da Montefuscolo, giustiziere di Capitanata, ordinava l’acquisto di materiale da costruzione per la fortezza in località Santa Maria al Monte, dove esisteva già un complesso religioso dei cistercensi. Null’altro.
Questa assenza di fonti ha fatto prosperare le tesi più bizzarre sulla sua reale funzione. Un luogo di hotia, un casino di caccia, un edificio esoterico, sono molteplici e spesso fantasiose le chiavi di lettura del monumento. A ciò si aggiunga che il citato documento del 1240, dettato dallo stesso imperatore nei giorni del suo soggiorno a Gubbio, successivi all’assedio di Milano, nella campagna contro la Lega Lombarda, spiega ben poco. Ad uno sguardo critico, infatti, l’uso del termine castrum non è esclusivamente legato al significato di castello perché in epoca medievale con castrum si indicava qualsiasi cosa cinta di mura, anche città e palazzi (G. Fallacara e U. Occhinegro, Castel del Monte, una ricerca continua e interdisciplinare, 2009-2015). Castel del Monte permette un’ampia visuale nell’entroterra e verso il mare, ciò ci fa pensare ad una sua funzione di avvistamento e controllo del territorio, questa è la più probabile spiegazione della sua edificazione.
Autore articolo: Angelo D’Ambra
È una struttura architettonica molto interessante ed affascinante, dal grande valore simbolico!