La presa di Limburgo

La più orientale delle regioni vallone cadde nelle mani dei protestanti nell’agosto del 1576. Gruppi calvinisti la eressero a repubblica sottraendola a Filippo III. Spettò ad Alessandro Farnese riconquistare Limburgo.

Adagiata su una collina nel bel mezzo di una vallata, Limburgo è situata presso il margine destro del fiume Vesdre e il terreno e le fortificazioni la rendevano accessibile solo dal versante meridionale. Aveva buone difese ed un presidio di mille uomini.

Alessandro Farnese vi si apprestò col suo esercito ai primi di giugno, risoluto a conquistarla. Fermatosi oltre le sponde del Vesdre, inviò il maestro di campo Gabriel Nino con sette compagnie di archibugieri, protetti dalla cavalleria di Camilo del Monte. Costoro apparvero davanti alla piazza il giorno 7, cogliendola di sorpresa. Riuscirono facilmente ad occuparne i sobborghi e sequestrarono viveri e bestiame.

L’intera cittadinanza accorse allora alla porta di mezzogiorno, pronta a resistere al grosso dell’esercito di Farnese che iniziava a popolare il loro orizzonte con un’imponente artiglieria.

Nove cannoni pezzi sputarono fuoco dopo che gli assediati rifiutarono ogni intimazione ad arrendersi. Palle caddero sulla città distruggendo e seminando morti sino al giorno 26, quando, aperta breccia, fu chiaro a tutti che di lì a poco un assalto avrebbe esposto la popolazione al massacro. La piazza si arrese.

I cittadini di Limburgo ebbero salve vita e proprietà e i soldati che la presidiavano si arruolarono con giuramento sotto lo stendardo reale di Spagna. Non fu così per gli abitanti di Dalhem, altra città vallona e ribelle, che Cristóbal de Mondragón rase al suolo con le artiglierie, lasciando in vita solo un civile ed un soldato del presidio.

Le forze del Principe d’Orange, infatti, avevano diffuso la voce che nel tentativo di abbattere la rocca di Limburgo, erano rimaste sepolti sotto le rovine d’una potente deflagrazione, il Duca di Parma e lo stesso Mondragón. A quanto pare anche Giovanni d’Austria pianse la tragedia, credendo a queste voci.Per tale ragione Dalhem aveva opposto resistenza andando incontro al suo fatale destino.

Solo allora, liberata la regione da roccaforti protestanti e fatta di Limburgo una base per le operazioni militari, Farnese si spinse verso Maastricht.

 

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

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