Storia del Cristianesimo: le dame inglesi di Mary Ward
Antesignana del femminismo, Mary Ward concepì la presenza della donna consacrata non esclusivamente in un monastero, ma all’interno della società, attiva nella cultura come nelle opere per il prossimo.
Nacque nello Yorkshire all’epoca delle persecuzioni anti-cattoliche e, desiderosa di abbracciare la vita religiosa, nel 1609 si trasferì con alcune compagne in Francia. Fu dunque davvero coraggiosa a manifestare la sua fede in un’Inghilterra travagliata dalle lotte tra cattolici e protestanti. Non prese i voti, ma visse nel monastero delle clarisse di Saint-Omer. Insoddisfatta dalla vita contemplativa, si dedicò all’apostolato attivo aprendo una scuola per bambine. Diede così vita alla compagnia delle cosiddette Dame Inglesi, la più antica congregazione di suore finalizzata specificatamente all’educazione delle fanciulle.
Superati in qualche modo i problemi con gli anglicani, la Ward dovette inaspettatamente affrontare difficoltà e incomprensioni anche nella Chiesa Cattolica. Tutto ciò le valse dolore, persecuzioni, una vita raminga che la portò in viaggi estenuanti in tutta Europa. Papa Paolo V concesse alla congregazione il decreto di lode nel 1616, ma i successori non vollero proseguire le procedure per l’approvazione del nuovo istituto, preoccupati e sconvolti per l’esenzione delle sorelle dall’obbligo della clausura. Il 16 gennaio 1631 papa Urbano VIII, con bolla Pastoralis Romani Pontificis, decretò la soppressione della congregazione e la Ward venne accusata di eresia e imprigionata nel monastero delle clarisse di Monaco di Baviera. Trasferita a Roma, nel 1637 venne liberata e si stabilì in Belgio. Per l’interessamento di Enrichetta Maria di Francia, regina di Gran Bretagna, Mary Ward poté tornare in patria ed aprire le sue scuole anche in lì.
Nel 1645 moriva, ormai sessantenne, nella città natale, dove si trovava con un gruppetto di dame rimaste fedeli alla sua impresa. Quel minuscolo seme piantato a York avrebbe dato vita a tanti rami carichi di fiori. Alla morte della Ward, la congregazione sembrava doversi dissolvere, invece rinacque meravigliosamente. Nel 1703, papa Clemente XI approvò le religiose come Istituto della Beata Vergine Maria e da allora tante ramificazioni si diffusero nel mondo.
Uno dei più bei esiti di questa storia fu la comunità irlandese di Rathfanahm. Questo convento, fondato da Maria Teresa Ball, avrebbe accolto due ragazze albanesi, Betika Kajne e la sua amica Ganxhe Bojaxhiu, la futura Madre Teresa di Calcutta.
Autore articolo: Angelo D’Ambra
Fonte foto: dalla rete