Visita dell’Imperatore Francesco II d’Asburgo-Lorena al Santuario di Assisi

Visita dell’Imperatore Francesco II d’Asburgo-Lorena al Santuario di San Francesco di Assisi tratta dal Compendio della vita del serafico Patriarca San Francisco di Assisi del 1820.

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Era da Napoli ritornato a Roma l’Imperatore Francesco I e la sua Augusta Sposa con tutta l’Imperial sua Famiglia. Già Egli disponevasi a riassumere il viaggio d’Italia per restituirsi ai suoi Stati. Divulgossi fratanto una voce, che le lodate Maestà Loro Imperiali, e Reali sarebbetro, venute in Assisi per visitare il Santuario, e venerare il rinvenuto Sepolcro del Santo, il di cui augusto Nome dall’Imperator si portava. Una nuova così consolante sembrò sulle prime destituta di verità. Ma giunto in seguito un’espresso comando di Segretaria di Stato, che si dovesse dare un pronto risarcimento alla Strada Provinciale, che dalla Corriera conduce ad Assisi entrando per il Borgo Aretino, ne restò confermata la voce. Il restauro fu intrapreso, ed ultimato colla più pronta energia; come pure il tutto venne disposto nel Convento di S. Francesco, onde ricevere colla più possibil decenza il Sovrano più grande di tutta l’Europa. Nell’ultimo giorno del mese di Aprile dell’anno 1819, giunta in Assisi Sua Altezza Reale il Principe Palatino Fratello di Sua Maestà l’Imperatore di Germania compiacquesi di osservare posatamente le due magnifiche Chiese Superiore, e Inferiore, rimarcandovi il disegno, il travaglio, ed in ispecie le tante Pitture, che, per essere opera di eccellenti maestri, formano dei due Tempi il più pregevole ornamento. Il Venerdì 11 del successivo Giugno dello stesso anno si condusse pure a visitare il Santuario Sua Altezza Reale l’Arciduca Antonio fratello di Sua Maestà il Re di Sassonia. Finalmente il dì dodici sulle ore sedici Italiane giunsero al Sagro Convento le LL. MM. l’Imperatore e l’Imperatrice d’Austria. La loro figlia Principessa Carolina trattenutasi alquanto in Foligno nel Palazzo dei Nobili Marchesi Vitelleschi, perchè ivi sorpresa da indisposizioni di salute, non avendo potuto seguire gli Augusti suoi Genitori, continuò il viaggio fino a Perugia. Quelli, che ebbero l’onore di umiliare i primi i loro profondi ossequi alle LL. MM. furono Sua Eccellenza Monsignor D. Ugo Spinola Delegato Apostolico di Perugia, Monsig. Francesco Maria dei Conti Giampè Patrizio, e Vescovo di Assisi, il Molto Reverendo Padre Maestro Bonaventura Zabberoni Custode del Sagro Convento, ed i Nobili Sig. Governatore, Gonfaloniere, ed Anziani della Città, i quali tutti ricevettero, ed accompagnarono le LL. MM. nell’Appartamento così detto del Papa, il quale si era già decentemente adobbato. In detto Appartamento nella prima Tavola, che preparossi nella Sala medesima, ove gli Augusti Sovrani si erano riposati, furon servite le MM. LL. di pranzo. Nella seconda alzata in altra sala desinarono i Signori Ministri di Stato, cui pur si unirono i mentovati Monsig. Delegato, Monsig. Vescovo, P. Zabberoni Custode, Governatore, e Magistrato. Nella terza pranzarono i Signori Controlori, e nella quarta gli Staffieri. Le Tavole di questi due ultimi si collocarono nell’ampio sontuoso Refettorio del Convento capace di contenere a mensa commodamente più di trecento individui. I Commensuali tutti, esclusi i Religiosi, furono in numero di novantadue.

Dopo aver quivi pranzato gli Augusti Viagiatori discesero nella Chiesa inferiore della Pairiarcale Basilica, ove li attendeva Monsig. Vescovo incaricato dalla Santità di Nostro Signore imediante un Dispaccio dell’Eminentissimo Segretario di Stato dei 4 dello stesso mese di Giugno, a dissuggellare la porta, ossia cataratta d’ingreso, ove riposavano le ceneri del Santo Patriarca, conforme fu eseguito per atto solenne stipolato dal Sig. Dottor Carlo Beddini Notaro, ed ora Segretario Comunale di Assisi.

Postavi quindi una scala di legno, ed accesi dei lumi nel Sotterraneo medesimo, vi scese per primo il prefato Vescovo, di poi le LL. MM. II. e RR., quindi una Dama di Corte dell’ Imperatrice, ed un Cavaliere di Corte, ed in sultimo Monsig. Delegato Apostolico di Perugia. Non mancò Monsig. Giampè (come quello, che oltre l’incarico di Delegato Apostolico in unione degli altri quattro Vescovi, era stato precedentemente autorizzato dal S. Padre a prendere insieme col Sig. Luigi Guallaccini Proccurator Fiscale un’esatta stragiudizial cognizione di tutto) di porre in attività la di lui facondia, onde rendere pienamente intesi gli Augusti Sovrani delle incontrastabili ragioni, che chiara rendevano l’autenticità di quelle Sagre Reliquie, e di tutt’altro che interessar poteva la di loro curiosità, ed appagarli nelle loro domande. Sortite quindi le LL.MM. da quel Sotterraneo, osservarono le due Chiese con quanto vi è di rimarchevole, venerarono il Sagro Velo della Madre Santissima del Figliuol di Dio, visitarono pure il Convento, e segnatamente la Foresteria ben preparata, ed ammobigliata, e dopo il trattenimento di ore quattro, e mezza circa, sortite quindi le LL.MM. da quel Sotterraneo, osservarono le due Chiese con quanto vi è di rimarchevole, venerarono il Sagro Velo della Madre Santissima del Figliuol di Dio, visitarono pure il Convento, e segnatamente la Foresteria ben preparata, ed ammobigliata, e dopo il trattenimento di ore quattro, e mezza circa, partirono d’Assisi, recandosi immediatamente all’altro Santuario della Porziuncola, ossia della Madonna degli Angioli, il quale vien custodito dai PP. Minori Osservanti, da dove direttamente si condussero alla Città di Perugia. Il dì 14 dello stesso mese di Giugno giunse pure in Assisi il Primo Ministro di S. M. I. S. A. S. il Principe di Meternick con la Principessa sua Figlia Sposa di Sua Eccellenza il Sig. Conte Estherazy, e con altri due Gentiluomiini della Corte; Ammirò nella Piazza Grande il rinnomatissimo Tempio di Minerva; di poi portatosi al Sagro Convento di San Francesco, vi desinò; ammirò poi la rarità delle due Chiese, ed in ultimo partì per Perugia, ove dall’ Imperator si attendeva. Martedì 16 dello stesso mese recossi pure nel Santuario di S. Francesco la Sig. Contessa Maria Potoska della Polonia Russa, due Figli, ed altre Persone di suo seguito. La detta Dama per Pontificio Rescritto ottenuta aveva licenza di potere entrare nella Clausura del Convento, nel quale dal lodato P. Custode fu cortesemente introdotta.

Lunedì 21 finalmente di detto mese Sua Eminenza il Sig. Cardinal Consalvi Segretario di Stato di Nostro Signore, tornando da Perugia, ove si era condotto a complimentare gli Augusti Sovrani, per restituirsi alla Dominante, passò similmente per Assisi di buon mattino, ove si portò a venerare la descritta Sagrosanta Basilica, e Cappella Papale dedicata al Serafico Patriarca S. Francesco.

 

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